Barzizza Borgo storico itinerario turistico culturale

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Scopri il borgo

  • ico_pin.svg Chiesa di San Nicola da Bari
  • ico_pin.svg Cortile tipico
  • ico_pin.svg Chiesa di San Lorenzo
  • ico_pin.svg Le mulattiere
  • ico_pin.svg La Locadèla
  • ico_pin.svg Torre di vicolo Case Franchina
  • ico_pin.svg Chiesa di San Rocco

Luoghi da visitare

La Chiesa di San Nicola di Bari e la Chiesa di San Lorenzo raccontano storie di fede e trasformazione. Le storiche mulattiere offrono panorami mozzafiato, mentre la Locadèla evoca un senso di comunità e tradizione. La Torre di vicolo Case Franchina e la Chiesa di San Rocco testimoniano la difesa e la devozione del passato. Un invito a immergersi nell’atmosfera incantata di Gandino. Benvenuti nel Borgo Storico di Barzizza.

Chiese da visitare

A Barzizza, ogni angolo racconta la spiritualità del borgo, con antichi affreschi e strutture che hanno resistito al tempo. La comunità si riunisce con fede durante festività e riti, mantenendo vive tradizioni secolari.

Quando esserci

Visitate il borgo di Barzizza e immergetevi nella sua tradizione durante tre eventi annuali imperdibili: la festa del Patrono San Nicola da Tolentino, il suggestivo Triduo dei Defunti e la celebrazione di San Rocco con processioni storiche. Questi eventi vi faranno vivere un’esperienza autentica e indimenticabile.

10 settembre - Festa del patrono San Nicola da Tolentino

Momenti della processione che si snoda per le vie del borgo.

10 agosto San Lorenzo

La chiesa di San Lorenzo.

Seconda settimana di Novembre Triduo dei morti

La raggiera del triduo dei morti.

Curiosità

Lo sapevi che il borgo di Barzizza nasconde due curiosità affascinanti?
Cinema e tradizioni popolari raccontano la storia di borgo con profonde radici.

Cinematografia

Nel 1964 a Barzizza, frazione di Gandino, arrivò anche il regista Massimo Mida, per alcune scene del film “Bianco, Rosso, Giallo Rosa”. È un classico della “commedia all’italiana”, diviso in quattro episodi. Nel cast i nomi prestigiosi di Anita Ekberg, Maria Grazia Buccella e Carlo Giuffré. Quest’ultimo girò proprio a Barzizza alcune scene insieme alla gandinese Chiara Gualeni. “Furono presi accordi con il parroco don Narno Bonesi e fu allestita una processione (prevista dal copione) con tutta la popolazione. Una preghiera ”straordinaria” che fruttò ben 300.000 lire alla parrocchia di San Nicola, allora impegnata nella costruzione delle scuole”. Il tramite per condurre a Gandino la troupe fu in quel caso l’attore teatrale Giulio Tomasini, nativo di Cazzano S.Andrea, che faceva parte del cast. Anche nel primissimo dopoguerra Gandino aveva incrociato le vicende del grande cinema

La tradizione dei Pendolocc

Fra le tradizioni di Barzizza vi è quella dei Pendolocc, legata alla festa dell’Ascensione e alle relative Rogazioni. Si trattava, come riportano studi del prof. Pietro Gelmi, di processioni devozionali nei giorni di vigilia. La festa dei pendolòcc (termine dialettale che indica i fiori del maggiociondolo), si celebrava nella notte fra il mercoledì e il giovedì. I maschi, celibi e sposati, tappezzavano l’attuale piazza Duca d’Aosta e le strade del centro con rami fioriti di maggiociondolo. Un’attenzione particolare era riservata alle porte e alle finestre delle ragazze da marito e delle zitelle. La raccolta dei rami avveniva sul Farno, in una valle chiamata “Al de pendolòcc”. Nelle strade l’allegra brigata dei maschi spargeva in abbondanza strame (patösc) e prezzemolo selvatico, divertendosi a disegnare con la calce figure di capre sui muri e per terra. Alle finestre si appendevano rozzi pupazzi di stoffa imbottita di fieno o di paglia, sempre raffiguranti capre.