Ponziano Loverini (1845 – 1929)

scroll.svg

Grande Maestro Gandinese, fu direttore dell’Accademia delle Belle Arti della Carrara per più di 25 anni. Loverini fu innanzitutto pittore sacro avendo dedicato la grande maggioranza delle sue opere a trattare argomenti di storia biblica, oppure fatti e martirii di santi, o figurazioni di concetti e dogmi religiosi. Anche i numerosi e piccoli bozzetti sembrano quasi il risultato del tormento di una devozione privata, come se la pittura divenisse meditazione o redenzione delle angosce più profonde.


Ponziano Loverini è un “figlio” della tradizione e della cultura gandinese. Nasce nel 1845 e già alla fine della scuola elementare, presumibilmente nel 1855, può dedicarsi al disegno e allo studio dell’arte grazie ad un lascito che la famiglia Castelli istituisce proprio per aiutare i ragazzi gandinesi che volessero dedicarsi alle belle arti. È opportuno far riferimento a questo lascito perché nella seconda metà dell’800 la situazione dell’Italia è nota a tutti: risorgimento, lotte per cacciare gli stranieri dal nostro paese, tentativo di unificare un territorio sotto un unico vessillo.
Le condizioni di vita della popolazione erano pessime, nella migliore delle ipotesi mediocri anche rispetto agli altri paesi europei. Ciononostante Gandino annovera tra coloro che si dedicano ai commerci dei pannilana, alcune famiglie che, forti di un certo benessere economico, desiderano manifestare visibilmente il raggiunto prestigio con donazioni, regalie e lasciti. Ed è appunto un lascito della famiglia Castelli che consente a Ponziano Loverini, figlio di un sarto e di una casalinga, di continuare gli studi.


Nel corso della sua vita realizza opere di inestimabile valore: da ricordare le committenze di altissimo livello, tra cui Il cantico di Frate Sole per la Pinacoteca Vaticana e l’Autoritratto per [a Galleria degli Uffizi di Firenze. Opera di Loverini è la Pala dell’Altare Maggiore dedicata all’Assunta e ai SS.Martiri Patroni nella Basilica di Gandino. Ponziano Loverini dedica anche buona parte della sua vita all’attività didattica presso l’Accademia Carrara di cui diviene direttore nel 1899 e dove rimarrà fino al 1926.

Cronobiografia